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Mimo, perché

Hedda Cacchioni

Artista Atleta Counselor

http://www.eddacacchioni.it

 

 

Può capitare soprattutto nelle aree metropolitane di vedere delle statue stupende nel mezzo di una via, oppure incastonate negli angoli di palazzi, pose antiche rappresentanti le maggiori opere del mondo. Avvicinandosi alla scultura osservando con più attenzione si nota con slanciata meraviglia che sono statue viventi! Ergo queste persone si chiamano nell’arte teatrale ‘’mimi’’.

Il mimo è colui che attraverso i gesti e i movimenti del corpo interpreta una parte senza uso della parola, tutto è scaturito da un’apprendimento di tecniche esplorative. L’ascolto del mimo è un ascolto visivo, nel contempo un ascolto interiore in cui l’emozione incorpora il suono melodioso dei gesti e lo traduce in sensazione; in parole.

 

E’ un arte che richiede molto impegno in quanto il quadro completo si ottiene con la tecnica, la forza interpretativa e la passione. L’interpretazione ha bisogno di peso; spazio; tempo; ritmo. . il peso gioca un ruolo necessario nel contesto artistico in quanto si entra nell’avvicendarsi della scena puntualizzando lo scorrere dei gesti, per esempio il mimo cammina e si capisce in quale modo, se si sta arrancando o si trascina ecc ecc. . lo spazio rappresenta il luogo in cui l’azione viene svolta, dove si cammina. . il tempo è la durata dell’azione. . il ritmo induce a far percepire allo spettatore lo scorrere del tempo e l’atto in sé risulta armonioso.

Quando è esercizio fisico La creazione di storie attraverso la mimica richiede un lavoro accurato. Il mimo deve conoscere bene il proprio corpo e soprattutto imparare a controllare il proprio respiro, la mobilità degli arti, dosare la tensione e rilassamenti, la velocità, la lentezza; così pure controllare il movimento attivo o passivo e dare espressione alla creatività.

Esercizi del mimo - Riscaldamento su base musicale: scioltezza muscolare, stretching, tecnica di tensione e rilassamento tecniche di respirazione, esercizi di ritmica. - Simulazione di movimento: tiro alla fune, camminate sul posto, esercizi allo specchio, vestizione, apertura di porte, attraversamenti scala. - Interpretazione di elementi naturali: inserimento e reazione all’ambiente esterno (acqua, fuoco, animali) - Improvvisazioni individuali e di gruppo: stati d’animo, espressioni emozionali (sonno, risveglio ecc)

 

 

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