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Io e il digiuno una compagnia nello stile di vita del GIA

 

 

Io e il digiuno una compagnia
nello stile di vita del GIA 

a cura H.Edda Cacchioni
Counselor Editor Scrittrice
Atleta Artista


 

Il digiuno è l'astensione dal cibo volontaria o involontaria.

Il digiuno veniva praticato già intorno al 500 a.C. dai grandi filosofi greci come Socrate, Platone, Plutarco, in quanto lo ritenevano fondamentale per un contatto intimo col proprio corpo e la propria mente ma anche gli arabi gli egiziani sostenevano che fosse la cura di tutte le malattie.
Nelle pratiche di meditazione viene utilizzato per una connessione spirituale col divino.

 

Se quanto descritto sopra in modo semplice può sembrare frivolo e senza una sostanza fondamentale, motore di molte partenze, la scienza ci porta nella verità fattuale di discipline riconosciute che hanno dati sperimentabili ergo certi. La scienza sostiene che il digiuno se praticato a livello terapeutico con la presenza di un medico che ne segue l'andamento può innescare alcuni processi benefici al corpo e alla mente così pure ha effetti vantaggiosi per la guarigione, inoltre  gli studiosi sostengono che  pratica  del digiuno rende il 40% più longevi.

 


Tuttavia il digiuno terapeutico non va iniziato senza il parere del medico. Altro punto importante è il pensiero, come il digiunante percorre il cammino allo stato di coscienza.
La persona che vuole avere gli effetti benefici dovrà mantenere non solo una condotta alimentare in cui la parziale o assenza di cibo è la caratteristica ma anche una dieta per così dire 'mentale'. 
- avere fiducia nel procedimento
- fiducia nel risultato
Le due caratteristiche devono cooperare e non essere discordanti tra loro, per esempio <tanto non guarirò> oppure <stuzzichino a me perché guarirò lo stesso> sono espressioni che si scontreranno tra loro agendo negativamente sul percorso del digiuno terapeutico. Opportuno quindi usare pensieri sul genere <praticando il digiuno, starò meglio, mi offro un opportunità di stare in benessere>
Va sottolineata l'importanza di come e cosa pensiamo.
Si mangia per fornire energia alle cellule, pensando, si producono ormoni e neuropeptidi che entrano in gioco notevolmente  nel liquido extracellulare e dicono alla cellula cosa devono fare.
I pensieri influenzano il nostro stato di salute ergo si 'pensi in modo appropriato e onesto con noi stessi'.


Digiunare significa:
. uccidere i patogeni (autofagia)
. aumentare la resistenza del corpo 
. consumo del colesterolo
. riduzione delle cellule adipose
. creazione di connessioni sinaptiche
. riduzione infiammazioni
. migliora la risposta immunitaria
. sensibilizza la capacità di scarto delle cellule
. rallenta la crescita dei tumori

 

 

Il digiuno praticato e sostenuto dal professor Veronesi 
Umberto Veronesi è oncologo e direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia.
Il professor Veronesi consiglia  la dieta del digiuno da praticare una volta a settimana in concomitanza di un sano stile di vita come coadiuvante per la formazione del carattere e protezione della propria salute.

 

 

Anche io pratico digiuno terapeutico da molti anni e posso dire che i risultati ci sono. Se posso esservi utile possiamo confrontare il percorso.

il digiuno un antico metodo terapeutico di autoriparazione cellulare. Autopoiesi.

il digiuno un antico metodo terapeutico di autoriparazione cellulare. Autopoiesi.

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