27 Marzo 2011
Lavorare è fare teatro!
a cura Edda Cacchioni
Editor Scrittrice Professonista
Traduttrice Counselor
In alcune aziende si adoperano ad insegnare a lavorare, come in una grande recita teatrale, la pieçe da rappresentare in ogni occasione. Il businnes cambia faccia, dalla buggeratura garantita al <Lei ha capito male!!!>
Lavorare in ogni campo diventa arte teatrale, non certo una trattativa basata sulla sincerità e rispetto ma piuttosto sul saper ben proporre il prodotto ergo finzione, espressione estetica.
Il teatro d’impresa nasce nel 1984 a Montréal, in Canada. L’impresa è stata creata da Christian Poissonnneau inserendo nella formazione aziendale la metodologia teatrale.
Con la collaborazione di Michel Fustier esperto di gestione del personale che il Teatro d’impresa assume la tipologia tutt’ora tenuta in considerazione.
Il modello attuale valorizza il contatto umano, il relazionarsi con gli altri individui.
Con un corso di formazione si diventa “attori” le qualità e i difetti del prodotto si apprenderanno con l’esperienza delle più svariate fregature date, perché sia ben chiaro è così che l’acquirente percepisce l’acquisto con chi è capace, solo, di ben recitare. Il lavoratore bussa alla porta dell’emozione.
Non sono contraria a questo metodo di fare formazione, è chiaramente evidente che il lavoratore per poter ben lavorare deve avere una divisa ed un copione, estraniarsi dalla sua personalità coprendo le sue capacità da una parte imparate a memoria, per responsabilizzarla probabilmente nel momento in cui quel qualunque si accorgerà che ha acquistato la proposta e non il prodotto .
Così la “maschera” che rappresenta il lavoratore aziendale; può cavarsela con l’espressione tipica << mi son spiegato mal signor Pantalone e lei signora Colombina forse era distratta dalla mia prestanza fisica >> (qualora si tratti di un maschio)
Concludendo, finito i lavoro si continua a recitare la parte del vicino di casa suppongo!!!
Felice trofeo a tutti!!! Io non ci sarò, amo vivere la vita, con strategie di strada alla portata del mondo e del quotidiano!
Cambiamenti e innovazioni di base, non manipolazioni cerebrali. Un bel vfc improvvisato, e un grazie per aver ben lavorato e un grazie al cliente per aver pagato il prodotto e per chi lavora on-line come me... è questione di fiducia reciproca.
Ergo qualsiasi sia l'approccio, il metodo, la riuscita....vi auguro buon lavoro e buoni acquisti.
26 marzo 2011 ore 13,45