25 Gennaio 2014
Il termine saccade indica una serie di movimenti degli occhi in rapida sequenzialità che allineano la zona d’interesse con la fovea.
I movimenti saccadi sono circa 3 o 4 al secondo nello specifico 150.000 in un giorno.
Le traiettorie sono rettilinee per i movimenti orizzontali e curve per quelli verticali e obliqui.
I muscoli che tengono gli occhi nell’orbita si chiamano extraoculari e sono:
a) retto mediale e laterale
b) retto superiore e inferiore
c) obliquo superiore e inferiore
Le saccadi con la loro attività s’individuano in 3 aree nel cervello:
1- campi oculari frontali (FEF)
2- collicolo superiore (SC)
3- nuclei oculomotori del tronco encefalico (BSG)
4- due classi di neuroni fondamentali per il movimento saccadico si trovano a livello dei nuclei del tronco encefalico: le cellule pause o omnipause e cellule burst
5- le cellule ‘pause’ si attivano quando sono fermi gli occhi nella fissazione (WHEN)
6- le cellule ‘burst’ sono attive prima e durante la saccade (WHERE)
Gerarchia del movimento
Primo stadio: si ha il ‘quando’ muovere gli occhi e in quale ‘direzione’
Secondo stadio: si calcola l’ampiezza del movimento
La saccade una volta attivata non può essere arrestata.
L’attenzione e le saccadi
La relazione tra attenzione e saccadi è casuale.
Una macchina perfetta quella dell’essere umano ergo movimento fisico, buona alimentazione e accurata igiene, per chi ha la fortuna di avere un ottimo funzionamento e per chi ha qualche difetto di fabrica
Edda Cacchioni
www.eddacacchioni.it