Sessismo

RIPROPOSTA 26/03/2012, 11:23

Sessismo

a cura H.Edda Cacchioni
Counselor Editor Scrittrice
Atleta Artista

L'Italia è tra i primi dieci paesi nel mondo nella statistica del sessismo.
Il sessismo è semplicemente discriminazione che porta sovente alla xenofobia. La discriminazione sessista ha come parametri l'essere umano e il genere sessuale.

La presunzione di superiorità di un sesso sull'altro, essendo l'umanità scandita dal maschio/femmina. 

Seppur la civiltà inizia con una certa propensione matriarcale col tempo e il diverso modo di vivere e di ricercarsi negli altri per l'utile utilità, la femmina assume un ruolo subalterno nei confronti del maschio seppur in alcune civiltà venga considerata e ascoltata, il suo fare resta dietro le quinte... 

Cosicché, trascorsi anni dopo anni le forme discriminatorie basate sul sessismo hanno avuto un cambiamento altalenante per arrivare ai nostri giorni in cui tutt'ora la femmina assume connotati di superiorità di maternità in cui il maschio spinto da un  incapace indole di ragionamento soggiogato dal suo stesso istinto masturbatorio-spermatocida tende a soffocarla  in una  stretta morsa ricattatoria mantenimento-filiale ai fini di  un accoppiamento derisorio e infamante Nonostante i recenti cambiamenti culturali, l'infamia scopareccia è sempre atto di umiliazione nei confronti del genere femminile di qualunque età e razza.
Nei casi specifici si tratterà l'argomento su cm il sesso viene usato. 

Aggiungere che il sessismo è meramente illegale in certi paesi non è un caso, così pure la scelta di essere gay.

Per legge nei posti di lavoro così pure nell'isola familiare la discriminazione è punita. Come pure nei rapporti quotidiani relazionali.

Mi chiedo in un mondo in cui si parla di globalizzazione intesa ad ampio spettro, ci si riempie di paroloni come Libertà! La gente ancora s'ammazza per il gusto di sopraffazione sessuale.

. Squallido perché incivile.
. Odioso perché faccio parte del mondo femminile.
. Schifo perché aborro qualsiasi forma discriminatoria.

Quando le differenze tra maschio e femmina verranno accettate quanto tali e ai fini procreativi, il mondo potrà definirsi civile.